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al testo di Ferdinando Battaglia
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Non sapevi altro prima di morire se non il sentimento della fine imminente - la leggevo negli occhi: chiara, opaca e beffarda vi apparse;
il ghigno nelle pupille trafitte da una sofferenza insanabile - immane il dolore nel corpo morente, straziata l'anima, lacerati i sentimenti dilaniato dai morsi presaghi il tempo residuo e le ore contate su di un altro quadrante, senza più luce.
Ricordo degli ultimi giorni il respiro fetale, la raccolta delle ossa nella forma della carne alla prima luce
e gli ultimi istanti ceduti alla resa, l'abbandono di ogni contesa, il rifiutò di ogni offerta ulteriore di vita.
Così ci siamo detti più nulla, vietato agli sguardi l'accesso, ma più nulla ci sarebbe stato da dire, solo il silenzio era degna parola nell'agone del tuo lento morire.
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